Tu sei?
F: Fabio
A: Alessia
Job title ufficiale
F: UX designer
A: Product designer
Job title reale
F: MarieKondoDesignSystem
A: Quellachefadomande
Città in cui vivi attualmente?
F: Torino
A: Torino
Cos’è per te Nap&Tap?
F: Un riferimento teorico per la progettazione di interfacce, e un progetto satisfying dove ogni cosa ha il suo posto.
A: Un punto in cui raccogliere le idee e approfondire un arogmento di cui abbiamo tutti esperienza ma poca consapevolezza.
Di cosa ti sei occupato maggiormente?
F: Ipotizzare una struttura per mettere in relazione i diversi riferimenti teorici; i disegnetti; progettare e impostare il sito; rompere le scatole ad Alessia affinché mi aiutasse.
A: Cercare nuove fonti di riferimento; scrivere i testi; progettare le sezioni del sito; mettere in discussione le scelte che Fabio aveva fatto.
Cosa hai imparato da questo progetto?
F: Che pochi bravissimi designer hanno messo nero su bianco tanti design pattern sulla base delle loro esperienze lavorative. Che non tutti i designer seguono uno standard. Che questo grado attenzione non la si trova su medium né su articoli acchiappa click su Linkedin. Che molti designer non adottano i design pattern perché hanno paura di perdere la libertà creativa.
A: Che la risposta a tante domande è già stata codificata. Che anche le cose che sembrano semplici hanno rigide regole. Che conoscere lo standard è il primo passo per gestire le eccezioni (e che la maggior parte di quelle che consideriamo eccezioni, sono solo problemi presi dal punto di vista sbagliato). Che anche le reference più autorevoli non vanno prese per oro colato. Che ci vuole tempo ma anche che “done is better than perfect”.
Da dove viene il nome Nap&Tap?
F: Dal pisolino al tap. Hai presente quando suona la sveglia sul cellulare e devi stopparla? Oppure quando fai un pisolino pomeridiano e ti svegli con le idee confuse? Ecco volevo un nome che richiamasse quel momento in cui alcune volte utilizziamo le interfacce senza che sia arrivato ancora il pensiero critico. Oppure come dice Ale, mi piaceva e ho tentato di dare una spiegazione molto arzigogolata che fatica a stare in piedi.
A: Quello che dice Fabio.
Nell’articolo sulla genesi del progetto raccontiamo qualche retroscena, oppure se hai domande o curiosità puoi scriverci a questa mail o social o dove vogliamo [TBD]
[Non so in che stile metterla questa roba qui, è in blu per attirare la tua attenzione, a farlo bello ci pensi tu ❤︎]